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Rilancio della Strada dell’Olio e monitoraggio della mosca olearia

Rilancio della Strada dell’Olio Monti Pisani e lotta alla mosca olearia. Questi i due temi principali di cui si è parlato negli incontri, promossi dalla Strada, che si sono svolti ieri, giovedì 19 luglio, al Frantoio Sociale di Buti e all’Antico Frantoio Toscano del Rio Grifone di Vicopisano.

All’incontro delle 16, presso il Frantoio Sociale di Buti, i partecipanti hanno potuto accogliere suggerimenti sulle buone prassi da seguire e vedere come collaborare al monitoraggio sulla mosca olearia di agroambiente.it attraverso l’app gratuita.

Per la Strada dell’Olio è intervenuto l’Assessore al Comune di Buti Luca Andreini.

“Il Comune di Buti – ha dichiarato Andreini, che è anche Consigliere della Strada – ringrazia per l’incontro la Strada dell’Olio, l’Oleificio Sociale di Buti, tutti gli intervenuti, il professor Petacchi e i tecnici di agroambiente.info che hanno illustrato l’utilità dell’applicazione per il monitoraggio dell’infestazione della mosca olearia negli oliveti in zona San Martino. La speranza è che sia il primo di una lunga serie di incontri per rendere sempre più facile ciò che facile non è per niente: coltivare gli olivi nel nostro bellissimo monte Pisano”.

All’incontro delle 18 presso l’Antico Frantoio del Rio Grifone di Vicopisano, alla presenza di una sessantina di persone, ha introdotto la discussione Gianluca Bovoli, nella doppia veste di “padrone di casa” e di vicepresidente della Strada dell’Olio.

Nel suo intervento, Bovoli ha illustrato i 4 pilastri della nuova strategia della Strada dell’Olio.

“Al primo posto – ha dichiarato Bovoli – ci sono la tutela e la valorizzazione del territorio. Vogliamo fare in modo che gli olivicoltori continuino a lavorare le loro terre per produrre il magnifico Olio Extra Vergine di Oliva del Monte Pisano. Un’uliveta abbandonata è un problema da tanti punti di vista: sociale (minor occupazione), economico (non si produce l’olio), paesaggistico / turistico (degrado), idrogeologico, di prevenzione degli incendi”.

“Il secondo punto – ha proseguito il Vice Presidente della Strada – riguarda la condivisione. Perché stare insieme è una occasione per supportarsi a vicenda e magari per condividere mezzi e risorse”

“Il terzo punto – ha aggiunto – riguarda la rappresentanza. Per attivare un canale privilegiato per le segnalazioni di interesse comune presso gli Enti competenti al fine di adeguare gli strumenti di programmazione e sostegno economico”.

“Infine, c’è l’aspetto della formazione. Perché insieme potremo attivare percorsi di formazione rivolti ad invogliare giovani a riprendere la coltivazione sul Monte e quindi contrastare l’abbandono degli oliveti”.

Bovoli ha concluso ricordando “il ruolo centrale dei 3 frantoi del Monte Pisano: Caprona, Vicopisano e Buti. La collaborazione dei tre Frantoi soci della Strada, unitamente alla disponibilità di tecnici e esperti di enti di ricerca, permette agli associati di avere consulenze gratuite sulla corretta conduzione degli oliveti al fine di rendere maggiormente produttivi gli oliveti e quindi ad avere una maggiore redditività”.

E’ intervenuto poi Federico Meini, Presidente della Strada dell’Olio Monti Pisani, che ha introdotto il progetto di monitoraggio sulla Mosca Olearia.

“Da quest’anno – ha ricordato Meini – i soci della Strada hanno la possibilità di partecipare gratuitamente al progetto di Monitoraggio per il contrasto della Mosca Olearia. Se non opportunamente controllata, la mosca può provocare danni alle drupe delle olive, compromettendo la qualità e la quantità dell’eccellente Olio Extra Vergine di Oliva che viene prodotto nella zona. L’avvio del progetto di monitoraggio, congiuntamente alla divulgazione dell’App messa a punto dal S. Anna di Pisa, è solo l’inizio di una serie di incontri che auspichiamo possano aiutare a ridare slancio alla produzione”.

Meini ha confermato inoltre che la Strada “continuerà ad essere portavoce dell’Olivicoltura del Monte Pisano, che oltre a produrre Olio Extravergine di Oliva di altissima qualità, ha una funzione di salvaguardia e tutela delle pendici del Monte Pisano, che non è secondaria ed è simbolo imprescindibile del territorio”.

In entrambi gli incontri è intervenuto il professore Ruggero Petacchi della Scuola Sant’Anna di Pisa, che si è a lungo intrattenuto con gli olivicoltori, parlando della mosca, del monitoraggio, dei vari trattamenti possibili (biologici e non) e dell’importanza che sempre più olivicoltori vengano coinvolti nel monitoraggio.

Ha infine presentato l’app di Agroambiente.info con cui gli olivicoltori possono consultare i dati del monitoraggio regionale della mosca dell’olivo e come sempre attraverso l’app possono partecipare al monitoraggio partecipato.